Novità per i disabili: il deputato ungherese Adam Kosa (primo europarlamentare sordo della storia) e il francese Philippe Juvin hanno chiesto che i dibattiti per cui è prevista la traduzione vengano riferiti anche nella lingua dei segni .
ROMA - La nuova eurolegislatura è appena iniziata e si prospettano già importanti novità per i disabili europei: il deputato ungherese Adam Kosa (primo europarlamentare sordo della storia) e il francese Philippe Juvin, entrambi del gruppo dei popolari, hanno chiesto - con una lettera indirizzata al nuovo presidente dell'assemblea, il polacco Jerzy Buzek, e a tutti i presidenti dei gruppi parlamentari - che tutti i dibattiti per cui è prevista la traduzione vengano tradotti anche nella lingua dei segni. Questo per favorire una maggiore integrazione dei disabili e per dare la possibilità anche ai non udenti di essere informati sulle decisioni e sulle discussioni che si svolgono a Strasburgo e a Bruxelles.
La proposta, avanzata subito dopo il primo intervento di Kosa in lingua dei segni nel corso di un dibattito sulla presidenza ceca, dovrebbe avere - per i due eurodeputati - effetto immediato. "Non vediamo perché quanto proponiamo non debba essere recepito immediatamente", hanno dichiarato Kosa e Juvin in un comunicato stampa congiunto. "Una simile misura - hanno proseguito - potrà essere utile per tutti i cittadini che fanno uso della lingua dei segni e avrà un forte significato simbolico perché servirà a dimostrare la volontà, da parte dell'Europarlamento, di favorire l'integrazione dei disabili nella società europea".
Juvin ha spiegato meglio a Superabile.it come si potrà procedere: "Noi abbiamo chiesto che, all'inizio, tutti i dibattiti vengano trascritti e proiettati su uno dei due schermi presenti in aula. Si tratterebbe semplicemente di stenografarli e si potrebbe cominciare con l'inglese, il francese e magari una terza lingua. Poi, assumendo interpreti nella lingua dei segni, si potrà passare a vere e proprie traduzioni simultanee". Ora sta al presidente Buzek e ai questori trasformare l'idea in azione.
Un grosso passo avanti verso i disabili ed un segnale di integrazione importante per tutto il mondo.
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