Poesia a braccio

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Non sono pochi i poeti pastori ricordati da Romanelli, come Angelo Madiai, di Anghiari; Giuseppe Marcheselli e Alfredo Tapinassi, di San Giustino Umbro; Zacchini di
Frassineto, di cui nemmeno Romanelli ricorda il nome, ma ricorda che

"sia i vecchi, gli adulti che i bambini / battevano le mani allo Zacchini"
e così Falaschi di Montalto di Castro, (col solo cognome è anche Fornaino, di professione girovago, da Pistoia:
"Era un vecchietto al quale portai gioia / aiutandolo spesso nel mestiere di cantatore per la pappatoia";
ed infine col solo cognome o soprannome sono anche Scaracina, abbruzzese a Roma, e Brandino di Amatrice; GismondoOlimpieri di una famiglia tutta di patori-poeti o poeti-pastori, a Cellere (Viterbo); veramente multiforme perchè anche pittore e scultore il pastore-poeta Ennio De Santis che sta a Piansano (Viterbo): ecco tutta la bella ottava rima che lo riguarda:
"Scruta, scava il mistero, oltre sconfina / filosoficamente la sua idea / e ovunque volge al vero si avvicina / con metrico sistema quando crea / Versi dall'infinito alla marina, / quando : / quando ti narra della madre Gea / dei luoghi più profondi all'alta meta / De Santis è un eclettico, poeta."

Lucia Daniele, Laura Di Gioia, Antonio Pellegrino: poesia e musica tra le mani