LA POESIA SEGNATA: RITMO E MELODIA TRA LE MANI.

Ecco un articolo che spiega chiaramente in cosa consiste un componimento poetico in lingua dei segni.

"Tra le tante possibilità della lingua dei segni c’è anche quella di creare componimenti poetici, anzi proprio la poesia in lingua dei segni testimonia la ricchezza e le potenzialità di queste lingue.Così come avviene nelle poesie prodotte nelle lingue vocali, anche in lingua dei segni emergono gli elementi di forma e significato propri del sistema linguistico, per cui la ripetizione, la rima, il verso e le metafore si traducono, nel caso della poesia segnata, in fenomeni equivalenti, ma di tipo visivo.
Analizzando le composizioni poetiche in lingua dei segni, è possibile rintracciare alcune strutture linguistiche tipiche, che ricreano in forma visiva elementi quali la rima, l’assonanza, il metro e la melodia.

Anche i segni sembrano quindi avere un suono conferito loro, nel caso della poesia, dalla rima e dall’assonanza; la musicalità del componimento è data dalla regolarità e ripetitività di uno o più parametri per cui ad esempio, si utilizzano segni che hanno configurazioni simili o si sostituisce la configurazione “canonica” di un determinato segno, con un’altra creata ad hoc, ma affine ed adeguata.
La melodia, che è una sovrastruttura che si impone sopra l’intero componimento, in lingua dei segni viene resa attraverso effetti spaziali o temporali, ragion per cui tutti i segni della poesia possono formare un unico disegno nello spazio, che racchiude così l’intero componimento, oppure possono essere prodotti seguendo una cadenza ritmico-temporale precisa.
La poesia segnata può raggiungere anche livelli poetici più elevati e strutturati per mezzo dei giochi linguistici e delle licenze poetiche attraverso, ad esempio, la sovrapposizione dei segni per cui eliminando l’attimo di “sosta” fra un segno e l’altro si rende impercettibile e fluido il succedersi dei segni.

Chi guarda un sordo segnare una poesia vede “quella poesia” anche se non conosce perfettamente la lingua dei segni, non ha difficoltà a vedere un soffio di vento che gonfia il mare, le ali di una farfalla che vibrano leggere nell’aria fredda dell’inverno, una foglia che crepita sotto il calpestio dei passanti, il fruscio del grano che accarezza le gambe nude di una donna, il colore di un arcobaleno che accarezza il cielo…poesia pura, espressione interiore, danza di sensi."

Segni di Amelia Rosselli

Avete mai visto le mani di Amelia? Lingua dei segni, tratti sovrasegmentali in ogni senso, segnava il tempo di ogni sua parola. Intonemi,cinesica, gestualità per non udenti. Dirigeva l’orchestra che era lei stessa.L’uomo è misura di tutte le cose.Difficilmente un greco avrebbe pensato a un’asticciola di legno, a proposito del metron. Il metro poetico è molto più vicino alla natura delle cose: l’uomo è il metro del poema delle cose, è il loro tempo. Amelia sola, isola, assolo.
massimo celani, oraesatta, 13.12.2006

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[immagini estratte da Videor, videorivista di poesia a cura di Orazio Converso e Elio Pagliarani]
Diretta del convegno su http://mondoailati.unical.it

Musica in guanti bianchi

L'orchestra "Manos blancas", nasce per aiutare bambini sordi, spopola in tutta l'America Latina.
L'orchestra,si rivolge a persone non udenti e stravolge il principio per cui per fare musica ci vuole «orecchio». I membri del coro sono bambini sordomuti e indossano guanti bianchi: attraverso il movimento delle loro mani e la gestualità animano la musica.Il concetto è rivoluzionario, come spiega José Antonio Abreu(illustre maestro e fondatore del progetto): «Una volta la musica era fatta da una ristretta minoranza perché ne usufruisse una minoranza, poi da una minoranza che suona per la maggioranza; ma l’arte non può essere elitaria e il vero obiettivo deve essere quello di una musica fatta dalla maggioranza per la maggioranza».




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http://espresso.repubblica.it/multimedia/5380826

Bellissima canzone "segnata"